sabato 19 ottobre 2013

Inquinamento e polveri sottili, questo tabù


«L'inquinamento dell’aria può provocare il cancro. Lo dice la massima autorità oncologica mondiale, lo IARC (International Agency for Research on Cancer) di Lione, l’Agenzia che per conto dell’Organizzazione mondiale della sanità analizza e classifica agenti e sostanze per la loro capacità di provocare il cancro. L’inquinamento da polveri e sostanze assortite che affligge le nostre città è stato classificato nel gruppo 1, cioè sicuramente cancerogeno per l’uomo: come il cloruro di vinile, la formaldeide, l’amianto, il benzene, le radiazioni ionizzanti». Così scriveva ieri una testata on-line. E non stiamo parlando della Tribuna dell'ecologista, ma del Corriere della Sera. Ovviamente la notizia, nel volgere di un paio d'ore, è stata subito cacciata nel dimenticatoio. Ma sarebbe interessante, per esempio, metterla in correlazione con lo stato di salute dell'aria in valle dell'Agno e in val Chiampo. Oppure l'argomento è tabù? C'è qualcosa di nuovo oggi nell'aria, anzi di marcio, direbbe in queste ore Giovanni Pascoli.

Enrico Rosa

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